la quotazione oro tra rialzi e ribassi

La quotazione dell’oro tra rialzi e ribassi

La quotazione dell'oro viene storicamente riportata in dollari, o meglio in dollari all'oncia. I fattori che determinano il valore del metallo nobile sono vari, ma sono sempre prettamente legati all'andamento dell'economia mondiale.
Proprio gli andamenti di tale economia, hanno portato il 2016 ad aprirsi con un timido rialzo del metallo nobile: sulla scia di quanto stava già avvenendo lo scorso anno, infatti, il prezzo dell'oro ha superato i 1100 dollari l'oncia e ha raggiunto picchi molto vicini al valore dei 1200 dollari l'oncia.
La conoscenza dell'andamento dell'oro è fondamentale per quanti investono regolarmente in questa materia prima, o in quanti vogliano vendere i propri oggetti in oro, per cui analisti ed economisti sono sempre all'opera per valutare le possibilità future e per comprendere se il rialzo del valore dell'oro possa essere confermato nell'immediato futuro.
Tuttavia le difficoltà economiche e le crisi dei mercati sono sempre dietro l'angolo e anche i tecnici più ottimisti hanno difficoltà a riconoscere che l'andamento rialzista possa durare a lungo. Infatti, come accennato, il prezzo dell'oro è legato ad una serie di fattori economici mondiali, tra cui gli andamenti dei mercati azionari, dell'economia asiatica, e l'andamento di altre materie prime fondamentali come, in particolar modo, quello del petrolio.

Quotazione Oro, petrolio e dollaro

La quotazione dell'oro è da sempre collegata al valore del dollaro e del petrolio. In particolare, il dollaro gioca un ruolo fondamentale, strettamente collegato non solo all'economia americana, ma anche a quella mondiale. La politica monetaria americana, infatti, nonostante la forza dell'Euro, continua ad influenzare gli andamenti mondiali e, di conseguenza, ad essere strettamente correlata con gli andamenti e i prezzi di oro e petrolio. Oro e dollaro sono legati da una correlazione inversa, per cui, maggiore è il valore dell'oro, minore la forza del dollaro e viceversa.
Gli andamenti incerti del dollaro, quindi, in particolare quelli che si sono registrati agli inizi del 2016, hanno permesso all'oro di raggiungere valori superiori a quelli registrati nell'ultimo anno, con punte che hanno sfiorato i 1200 dollari all'oncia o, secondo la 'traduzione' europea, i 34 euro al grammo.
Gli andamenti del dollaro e dei mercati azionari non influenzano solo l'oro, ma anche le altre materie prime, in particolare il petrolio. I tecnici considerano che l'andamento rialzista dell'oro non potrà durare a lungo, perché la fase di stallo dell'economia americana sembra volgere alla conclusione. Inoltre, anche l'incremento del prezzo del petrolio ha inciso rialzo del valore del metallo giallo: infatti, è stata proprio la concomitanza dei due eventi, ossia aumento del prezzo del petrolio e diminuzione della forza del dollaro, a permettere il raggiungimento di picchi così elevati del valore dell'oro.
Per questo 2016, gli esperti consigliano di non farsi troppe illusioni sul possibile proseguimento a lungo termine di questo andamento dell'oro: i mercati azionari, il dollaro e il petrolio, infatti, presentano andamenti molto oscillanti in questo periodo, andamenti che potrebbero influenzare l'oro in un senso o nell'altro senza possibilità di sicurezza sulla reale direzione futura.

Vendere l'oro nei momenti favorevoli

In periodi di rialzo del prezzo, sono in molti a valutare l'idea di vendere il proprio oro, sia esso in monete, in lingotti o in gioielli, presso i punti compro oro.
Prima di effettuare tale passo è importante valutare con attenzione una serie di parametri e, soprattutto, è importante ricordare che la quotazione dell'oro si riferisce all'oro puro, ossia all'oro 24 carati. I migliori siti dei punti vendita dell'oro riportano sempre, oltre al prezzo dell'oro puro, anche quello, ricalcolato, dell'oro a 18 e a 16 carati, ossia quello solitamente utilizzato per la realizzazione dei gioielli.
In questo modo, quanti effettuano una prima valutazione in casa relativa al peso dei propri gioielli da vendere, possono ottenere un valore più preciso del prezzo del proprio oro.
Uno degli errori più comuni di quanti decidono di vendere i propri gioielli, infatti, è quello di effettuare una valutazione di oggetti in oro 18 carati seguendo il valore dell'oro a 24 carati. L'oro a 24 carati è prevalentemente quello dei lingotti e di alcune monete, come la Maple Leaf o la Nugget, mentre la celebre sterlina d'oro inglese o i marenghi sono monete da 22 carati.

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