Sin dai tempi più antichi, alcuni metalli sono stati particolarmente apprezzati dagli uomini per le loro caratteristiche e la loro rarità. Di conseguenza, tali metalli sono stati considerati più preziosi degli altri e il loro uso venne limitato ad ambiti ornamentali, sacri o monetari. Non è un caso, pertanto, che le prime monete che la storia ricordi siano state prodotte in argento. Pochi decenni dopo, iniziarono a comparire anche le prime monete d'oro. Nel corso dei secoli, oro e argento sono stati utilizzati per la coniazione di monete: il denaro, sino a tempi relativamente recenti, possedeva un valore intrinseco estremamente vicino al suo valore facciale.
Di conseguenza, l'economia e la circolazione monetaria venivano regolati sulla base del valore effettivo di ogni singola moneta e, quindi, i nominali coniati venivano accettati a livello internazionale in base al loro contenuto di metallo prezioso. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, questo secolare sistema di circolazione monetaria dei metalli preziosi è caduto rapidamente in disuso a causa delle enormi spese belliche, delle distruzioni causate dal conflitto e dall'enorme inflazione. Oggi, i metalli preziosi continuano ad essere apprezzati a livello planetario, sia per i loro usi ornamentali (gioielleria, artigianato di lusso), sia per la loro utilità in campo industriale. Alla pari di qualsiasi altro bene ('commodity'), la quotazione dei metalli preziosi avviene in borsa, con il loro valore che è influenzato dalla legge base dell'economia: quella della domanda e dell'offerta.
Sui listini borsistici di tutto il mondo, a fianco dei titoli azionari e delle valute, sono presenti le quotazioni delle commodities, beni reali come il petrolio, le carni, i cereali e, appunto, i metalli. Attualmente sono quotati in borsa cinque metalli: oro, argento, platino, palladio e rame. Tra i cinque metalli, quello che ha attualmente il valore più elevato è il platino. Questo metallo, il cui uso in Europa è iniziato dopo il XVI secolo, è utilizzato soprattutto per produrre attrezzature per laboratori e catalizzatori industriali. Si utilizza anche in gioielleria e nell'industria farmaceutica.
L'oro, considerato uno tra i metalli più preziosi del pianeta, viene utilizzato principalmente in oreficeria e in campo industriale. Una parte non trascurabile della produzione mondiale di oro viene assorbita dalla coniazione di monete da investimento (sterline, marenghi, krugerrand), acquistate con il fine di tesaurizzare il metallo. Il palladio viene utilizzato per la purificazione dell'idrogeno, nel settore odontoiatrico, nella produzione di candele per i motori aeronautici. Usi minori vengono fatti nel settore dell'oreficeria e dell'abbigliamento di lusso.
L'argento, un tempo considerato il secondo metallo più prezioso del pianeta, ha conosciuto nel corso dell'ultimo secolo una grande svalutazione. Il rapporto oro-argento un tempo era fissato in 1:12. Oggi questo rapporto oscilla intorno ad 1:40. Di conseguenza, nel corso dell'ultimo secolo l'argento ha conosciuto una grande diffusione e non è raro il suo utilizzo, oltre che in gioielleria, anche per la produzione di accessori di bigiotteria, utensili da cucina, suppellettili.
A livello industriale, l'argento è utilizzato per produrre batterie a lunga durata, come catalizzatore e per favorire la caduta della pioggia (ioduro d'argento). Il rame, indispensabile in un gran campo di settori industriali, ha conosciuto negli ultimi decenni un eccezionale aumento di prezzo, dovuto proprio all'esplosione industriale di colossi come Cina, India, Brasile.